Avete presente quando siete talmente cariche emotivamente che vorreste solo scoppiare, facendo detonare tutta la rabbia e la frustrazione? Quando l’unico modo per recuperare dolcezza che riuscite ad immaginare è quello di addentare un morbidissimo e iper farcito cornetto sbrodolandovi di cioccolato e sporcanovi la punta del naso di profumatissimo zucchero a velo, quando vorreste scagliarvi contro anche chi amate, non perché sia cambiato qualcosa, ma perché è un modo rapido per urlare al mondo la vostra esasperazione, voi cosa fate? Io cammino, macino chilometri e penso, anzi a volte cerco di non farlo… Cammino in silenzio, in un momento che sia solo mio, azzero la carica. In questi giorni mi sono resa conto di aver stressato non poco Roberto, gli ho riversato tutta la mia frustrazione addosso, schiacciandolo con situazioni che attualmente sono immutabili, che creano in me angoscia ed in lui rabbia. Abbiamo discusso molto, ed oggi appena uscita per la pausa pranzo da lavoro ho deciso che era arrivato il momento di decomprimere. Ho rimandato tutti gli impegni che mi ero prefissata per queste due ore, ed eccomi qui sul lungomare della mia bella città. Il sole mi bacia dolcemente asciugando le ossa che dopo questo freddo inverno sono divenute umide, il vento mi sposta i capelli anche adesso che mi sono seduta su questo muretto per scrivere. L’odore del mare mi entra nelle narici, ed è così bello godere di questo paesaggio che anche la fame che sento può aspettare. Ho capito che non bisogna portare tutti i problemi a casa, o meglio già lo sapevo ma probabilmente l’avevo dimenticato, perché altrimenti non dobbiamo stupirci se la persona che amiamo manifesta la sua frustrazione. In ogni amato si nasconde un principe che vuole salvare la sua donzella, ma ricordiamoci sempre che le prime  che possiamo salvarci siamo proprio noi stesse. Ed ora cammino ancora un po’… Ho ancora un’ora di “libertà” e mi godo la potenza della natura, il calore delle persone, ed il mio silenzio… Non si deve aver paura di non aver niente da dire o non aver voglia di farlo. Infatti mi fermo qui.